La legge di Bilancio 2019 (Legge 145) ha portato alcune modifiche significative in tema di agevolazioni, in primis iperammortamento e credito d’imposta per ricerca e sviluppo.

In merito all’iperammortamento la modifica più significativa riguarda l’introduzione del meccanismo basato su aliquote a scaglioni, che prevede un’aliquota decrescente all’aumentare dell’importo investimento. Infatti, fino ad ora la maggiorazione era fissa al 150%, mentre a partire dagli investimenti perfezionati nel 2019 la maggiorazione seguirà le seguenti misure:

  • 170% per investimenti fino ad un importo di 2,5 milioni di euro
  • 100% per investimenti oltre l’importo di 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro
  • 50% per investimenti oltre l’importo di 10 milioni e fino a 20 milioni di euro
  • Nessuna agevolazione oltre la soglia dei 20 milioni di euro.

Di conseguenza, nel caso di un investimenti complessivo di 15 milioni di euro, ci sarà una maggiorazione del 170% sui primi 2,5 MEuro, del 100% su altri 7,5 MEuro, del 50% sui 5 MEuro residui.

Come opportunamente sottolinea il Sole24ore in un articolo del 2 gennaio dedicato alla legge 145/2018, rispetto al passato “si tratta di una complicazione di non poco rilievo” nel momento in cui il meccanismo deve essere applicato ad un investimento determinato dalla somma di molte spese minori su beni ad aliquota di ammortamento differente che andranno distribuite secondo criteri ancora da definire per comporre scaglioni corrispondenti alle differenti aliquote di maggiorazione.

Per quanto riguarda i rapporti tra vecchia e nuova normativa, per far rientrare gli investimenti 2019 nella versione 2018 è necessario che entro il 31 dicembre 2018 l’azienda abbia accettato l’ordine del fornitore e aver versato un acconto del 20% e che l’effettuazione dell’investimento venga attuata entro il 31/12/2019: ugualmente, non è necessario che il bene sia entrato in funzione entro quella data, ma interconnessione e perizia devono essere effettuate nel 2020.

Per quanto riguarda i beni immateriali, il super ammortamento con le regole del 2018 potrà essere ancora fruito per gli acquisti effettuati tra il 01/01/2019 e il 31/12/2019 e entro il 31/12/2019  condizione che entro l’esercizio precedente l’azienda accetti l’ordine del fornitore e versi un acconto di almeno il 20%.

Infine, relativamente al credito d’imposta per ricerca e sviluppo, per il 2018 non sono previste modifiche all’aliquota applicata alle diverse tipologie di spesa, ossia il 50% sull’incremento rispetto alla media delle spese sostenute nel triennio 2012 – 2014.

A partire dall’esercizio 2019, invece, verranno reintrodotte le due aliquote differenti (50% e 25%) per tipologia di spesa, con modalità diverse rispetto alla versione 2015 – 2016: si prevede infatti la riduzione dell’aliquota al 25% per i contratti di ricerca stipulati con imprese diverse dalle start up e pmi innovative e per le spese di personale titolare di rapporto di lavoro autonomo o comunque diverso da quello subordinato, oltre che per le spese di strumenti e attrezzature di laboratorio e le competenze tecniche.

È prevista inoltre la facoltà per il contribuente di includere anche le spese relative a materiali e forniture direttamente impiegati nella realizzazione dei prototipi con necessità di rivedere la media 2012-2014 includendo anche questa tipologia di costi.

È evidente in ogni caso che bisognerà attendere i necessari decreti attuativi e le definizione dei criteri di applicazione.