Di fronte al fallimento, i bambini si comportano in modo particolare: lo considerano un momento piacevole, un’occasione per trovare modi diversi per migliorare. Da adulti, al contrario, temiamo i fallimenti e li evitiamo per ovvi motivi ma questa paura ci mette in una condizione di mentalità fissa che ci impedisce di crescere.

La mentalità fissa ci fa credere che le cose debbano essere come le vediamo, immutabili. E questo ci convince a incolpare il destino o fissarci con l’idea che non c’è nulla da fare per cambiare le cose.

Chi ha una mentalità di crescita, al contrario, crede che anche se si trova in condizioni difficili, può sempre ripartire da lì per migliorare, superando le inibizioni o le limitazioni che gli fanno credere che le cose da realizzare siano impossibili.

Nel suo libro “Daring Greatly”, Brené Brown, sostiene: “La vulnerabilità non è debolezza, e l’incertezza, il rischio e l’esposizione emotiva che affrontiamo ogni giorno non sono opzionali. La scelta dipende sempre da noi ed è una questione di impegno. La volontà di mettere in gioco la nostra vulnerabilità determina la profondità del nostro coraggio e la chiarezza del nostro scopo; al contrario, il livello con cui ci proteggiamo dall’essere vulnerabili è una misura della nostra paura e disconnessione”.

“Il rischio più serio in tempi di incertezza non è l’incertezza stessa quanto l’azione guidata dalla logica di ieri.” – Peter Drucker